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Pesticidi Celiachia Sensibilità al Glutine

Il nuovo rapporto ISPRA evidenzia un aumento di pesticidi nelle nostre acque.

Se ne trovano nel 64% di laghi e fiumi e sono diffusi purtroppo anche nelle falde profonde.

L’aumento (+20% in quelle superficiali, +10% in quelle sotterranee) ha una portata che preoccupa, anche perché se è vero che nel periodo 2001-2014 la quantità di prodotti molto tossici e tossici si è ridotta del 30,9% è anche vero che i prodotti nocivi sono raddoppiati, e molte delle nuove sostanze chimiche immese sul mercato non sono contemplate tra le sostanze da monitorare.

Tra le sostanze chimiche dannose maggiormente presenti nelle nostre acque vi sono il GLIFOSATO e il suo metabolita AMPA,  presenti rispettivamente nel 39,7% e nel 70,9% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali. Purtroppo, come segnaliamo da tempo, Glifosato ed AMPA (metabolita del glifosato) sono cercati a tutt’oggi solo in Lombardia e Toscana.

Da tempo diffondiamo questi dati chiedendo più controlli e interventi concreti come gruppo di lavoro Verba-Web, anche in collaborazione con ASCOBIO (Associazione di Consumatori di Bio italiano).

Siamo stati i primi a diffondere sui social in Italia i dati di una ricerca svolta negli Stati Uniti che trova correlazione tra Glifosato e sviluppo di celiachia e sensibilità al glutine (Glyphosate, pathways to modern diseases II: Celiac sprue and gluten intolerance Anthony Samsel and Stephanie Seneff - Interdiscip Toxicol. Dec 2013; 6(4): 159–184. Published online Dec 2013. doi: 10.2478/intox-2013-0026)

Purtroppo inoltre, sia nelle acque superficiali che in quelle sotterranee si riscontra un’importante presenza di neonicotinoidi, responsabile della moria di api oltre che di altri danni accertati all’ambiente e perdita di biodiversità.

Nell’attesa che l’Europa prenda decise posizioni in merito e che nel nostro Paese siano fatte rilevazioni adeguate continuiamo a diffondere le nostre perplessità sui social, ringraziando anche i gruppi con cui collaboriamo in rete ed i tanti utenti che ci incoraggiano a proseguire il nostro lavoro.

L'immagine è tratta dal rapporto ISPRA 244 - 2016, che qui si ringrazia.