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Buoni spesa per celiaci

L'erogazione gratuita di prodotti senza glutine ai soggetti celiaci avviene con i famosi buoni, con modalità differente di regione in regione. In questi giorni l’Antitrust si è espressa a favore della possibilità di utilizzare i buoni in tutti i punti vendita e non solo nelle farmacie. La modalità di erogazione gratuita dei prodotti gluten free dovrebbe quindi essere unificata in tutto il Paese.
Ecco come l'antitrust chieda “la possibilità di acquistare gli alimenti necessari alla propria dieta presso diversi esercizi commerciali, quali, in aggiunta al canale farmaceutico, le parafarmacie, i negozi specializzati e i punti vendita della GDO - dove sono presenti, con le rispettive linee di prodotti senza glutine, anche gli stessi operatori della GDO con i propri marchi privati (cd. private label) e le industrie alimentari -, oltre a garantire un’opportunità di scelta maggiore per i consumatori celiaci, costituisce senz’altro un importante strumento concorrenziale in grado di stimolare una riduzione dei prezzi a vantaggio di coloro che soffrono di tale patologia (…) in molte Regioni italiane è già stato disposto, a livello normativo, che il contributo statale possa essere utilizzato non solo nel canale farmaceutico ma anche nei negozi specializzati, nelle parafarmacie e nei punti vendita della GDO (che devono stipulare apposite convenzioni con le ASL), con vantaggi in termini di stimolo alla concorrenza tra prodotti/canali di vendita, a beneficio dei consumatori. In questo senso appare di fondamentale importanza che tale possibilità venga resa effettiva, dando concreta attuazione alle previsioni normative, mediante una razionalizzazione e informatizzazione delle modalità di accredito del contributo pubblico, tale da garantire una rendicontazione trasparente e automatica nonché modalità di rimborso agevoli e tempestive da parte di qualunque tipologia di esercizio commerciale”